La muffa grigia o botrite

La muffa grigia o botrite, insieme a peronospora e oidio, rappresenta una delle maggiori avversità per la vite ed è causata dal  fungo  Botrytis cinerea, aggredendo in modo particolare i grappoli procurando gravi danni economici.

Cenni sul ciclo biologico

In autunno e tutto il periodo  invernale  sui tralci dell’anno, soprattutto in varietà medio tardive e tardive, si evidenzia aree con muffa sottile (micelio) e aree con piccole formazioni nerastre chiamate sclerozi  (forma svernante del parassita) che rappresentano la parte visibile del fungo, infatti possono essere visibili senza l’ausilio di mezzi ottici sotto forma di piccole  formazioni di colore scuro.  Con il riscaldarsi delle temperature nel mese di marzo- aprile-maggio  dagli sclerozi  e dal micelio  si sviluppa una leggera muffa di colore grigio,  da cui si staccano i conidi (spore) che vengono diffusi:

  • dal vento
  • dalla pioggia
  • da insetti (es. Drosophila melanogaster, Lobesia botrana, Ceratitis capitata,tripidi, ecc)

Il fungo predilige le temperature che oscillano da 10 a 30°C e  umidità elevata . La botrite si diffonde maggiormente con temperatura media di 15- 16° C  e lunghe bagnature fogliari di circa 15 ore.  Il fungo è in grado di penetrare la cuticola dell’acino e dopo circa 6-8 giorni può comparire la classica muffa grigia, il tutto viene favorito:

  • da lesioni sull’acino causate da insetti ( es. tignoletta della vite)
  • grandine
  • dalle ferite lasciate dalla caduta delle caliptre fiorali

Nella fase fenologica dell’invaiatura  bastano  16 ore per avere le prime infezioni su acini sani e solo 4 ore su acini lesionati mentre tra l’invaiatura e la raccolta i tempi di infezione si riducono notevolmente.

Organi colpiti

La botrite è un fungo che colpisce:

  • germogli
  • boccioli
  • frutti
  • fusto (penetrando principalmente attraverso le ferite della pianta)

Strategia contro la Botrite

Di seguito si  elencano diverse  misure per mitigare la proliferazione del patogeno:

  • Scegliere portinnesti e cloni non vigorosi
  • Concimazioni azotate equilibrate
  • Potatura verde precoce nella zona dei grappoli
  • Evitare danni da tignola
  • Inerbimento permanente controllato
  • Trattamenti fungicidi di copertura (es. trattamento con Zoxamide per peronospora con effetto collaterale contro la botrite, ecc)
  • Trattamenti polverulenti per ridurre l’umidità sul grappolo (es, Zeolite, Bentonite, ecc)
  • Trattamenti contro la botrite
  • Aumentare l’ispessimento della buccia (es. trattamenti con sostanza organica azotata complessata con Calcio e Magnesio)

Difesa

Si consiglia di intervenire:

  • In vigneti ad alto rischio in prechiusura grappolo.
  • In vigneti a basso rischio solo se l’andamento climatico è molto favorevole allo sviluppo della malattia

Si consiglia l’uso delle seguenti molecole:

  • Pyrimetanil
  • Boscalid
  • Cyprodinil+ Fludioxonil
  • Fenexamide
  • Fluazinam
  • Fludioxonil
  • Fenpyrazamide
  • Bicarbonato di potassio
  • Eugenolo+Geraniolo+Timolo
  • Bacillus subtilis
  • Aereobasidium pullulans
  • Pythium oligandrum Ceppo M1
  • Bacillus amyloliquefaciens

Analisi condotta dal dott. Agronomo Silvano Scioli