Difesa e valorizzazione del territorio. Il Parco del Partenio presieduto da Franco Iovino punta sulle nuove tecnologie e sull’innovazione e lo fa anche grazie a preziose collaborazione esterne. «Siamo aperti a chiunque voglia bene all’Irpinia e a questa fetta di territorio», precisa il numero uno dell’ente di Summonte. Va proprio in questa direzione la partnership intrapresa con Analist Group, software house irpina. Si è chiuso con un successo di numeri ed attenzione il corso formativo “Modalità d’uso di tecnologie innovative per l’acquisizione dei dati del territorio” nato proprio dalla collaborazione tra Parco ed Analist Group.

Venti i partecipanti al corso, per una sala colma di professionisti, di rappresentanti delle istituzioni che si occupano del controllo del territorio e anche di semplici amanti delle nuove tecnologie.

Il corso, svoltosi a Summonte, presso la sede dell’Ente, è stato tenuto dall’ingegner Antonio Iannuzzi, Ceo di Analist Group, che ha illustrato le dinamiche di funzionamento del Drone (nello specifico il Parrot Anafi) nella lezione teorica per, poi, tenere una sessione pratica di volo.

 

«Il Drone – spiega Iannuzzi – rappresenta lo strumento che, per il prossimo futuro, avrà il primato nel campo del rilievo del territorio, nella sua difesa e nella sua valorizzazione. Il digitale e le tecnologie innovative, in questo senso, ci permetteranno, in maniera sempre più raffinata, di integrare informazioni e servizi. Un’opportunità che non ha prezzo».

Sempre relativamente alle tecnologie innovative, Iannuzzi ha anche mostrato le funzionalità della Camera Pro2 3D prodotta da Matterport, per il rilievo di interni e la creazione di Tour 3D. «Una opportunità che sarà al centro di nuovi incontri – conclude il Ceo di Analist Group – una tecnologia che mettiamo al servizio dell’Ente Parco del Partenio per valorizzare i suoi asset naturali e culturali».

«La nostra non è solo l’istituzione che reprime e pone vincoli. – sottolinea Iovino – Abbiamo sposato una nuova filosofia, vogliamo sorvegliare e proteggere il parco, ma anche creare nuove opportunità di crescita, di sviluppo e di lavoro». Poi, l’appello ai corsisti: «L’ente Parco ha ancora pochi strumenti per fare quello che andrebbe fatto. Per questo motivo, c’è bisogno della collaborazione di tutti. Spero che possiate continuare, anche dopo il corso di formazione, a darci una mano. Dobbiamo fare di tutto per questo territorio che si trova proprio a ridosso del capoluogo. Questa non è una cosa da poco. Perciò va difeso e protetto con ogni mezzo, perciò c’è bisogno della collaborazione di tutti».


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