Conosci la normativa italiana sul gas radon? Stai seguendo l’evoluzione della normativa italiana sul gas Radon?

In questo articolo cerchiamo di fare un pò di chiarezza su come sta evolvendo la normativa italiana in materia di misurazione e monitoraggio del gas radon negli ambienti di lavoro e non solo.
Il 31 gennaio 2020 è stato presentato al Governo l’Atto n° 157 contenente lo “Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2013/59/EURATOM, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell’articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117.”

Le principali novità del nuovo decreto

Quali sono le disposizioni più importati della Bozza di Decreto Attuativo della Direttiva europea 2013/59/Euratom?

La prima novità riguarda il campo di applicazione, infatti le disposizioni del nuovo decreto si applicheranno a tutti gli ambienti di lavoro, ovvero “all’esposizione dei lavoratori o di individui della popolazione al radon in ambienti chiusi, all’esposizione esterna dovuta ai materiali da costruzione e ai casi di esposizione prolungata dovuta agli effetti di un’emergenza o di un’attività umana del passato”
Altra novità riguarda il Piano Nazionale d’azione per il gas Radon, infatti entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto, deve essere adottato il piano nazionale d’azione per il radon, concernente i rischi di lungo termine dovuti all’esposizione al radon, ed entro 24 mesi dall’entrata in vigore del Piano Nazionale d’azione per il radon, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, adeguano i rispettivi ordinamenti alle indicazioni del Piano. Il Piano d’azione deve essere aggiornato con cadenza decennale.

Quali sono le novità del nuovo decreto per la prevenzione del radon nelle abitazioni?

Cosa prevede la nuova normativa per la prevenzione da gas radon nelle abitazioni?
Per tutelare la popolazione dai rischi conseguenti all’esposizione al radon nella abitazioni, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano devono promuovere campagne e azioni per incentivare i proprietari di immobili adibiti a uso abitativo aventi locali situati al pianterreno o a un livello semi sotterraneo o sotterraneo, ad effettuare la misura della concentrazione di radon nell’ambiente chiuso e se necessario ad intraprendere specifici programmi di misurazione e all’adozione di misure correttive.

Livelli di concentrazione del gas radon: cosa prevede la nuova legge

Con la nuova normativa nazionale sul gas radon quali saranno i livelli di concentrazione del gas radon? Come cambiano i livelli di concentrazione del gas radon nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro?

La bozza del Decreto attuativo della Direttiva europea 2013/59/Euratom fissa i livelli massimi di riferimento per le abitazioni e i luoghi di lavoro, espressi in termini di valore medio annuo della concentrazione di attività di radon in aria, pari a:

  1. 300 Bq/mc per le abitazioni esistenti;
  2. 300 Bq/mc per i luoghi di lavoro;
  3. 200 Bq/mc per le abitazioni costruite dopo il 31 dicembre 2024;
  4. Fissato a 6 mSv annuo la dose efficace annua.

Livelli di concentrazione del gas radon superiori alle soglie normative: cosa fare

Hai misurato la concentrazione del gas radon nel luogo di lavoro? I livelli di concentrazione misurati superano la soglia di legge: sai cosa devi fare?
Se la concentrazione media annua di attività di radon supera il livello di riferimento, il datore di lavoro è tenuto ad attuare misure correttive per ridurre le concentrazioni al livello più basso, avvalendosi dell’esperto (Ingegneri, architetti, geometri).

Chi è l’esperto che può fare l’intervento di mitigazione da gas radon?

La bozza del nuovo decreto attuativo della direttiva europea 2013/59/Euratom individua l’Esperto in interventi di risanamento da gas radon, che deve avere una delle seguenti abilitazioni:

  1. Abilitazione all’esercizio della professione di geometra
  2. Abilitazione all’esercizio della professione di ingegnere
  3. Abilitazione all’esercizio della professione di architetto

Inoltre, l’esperto deve aver partecipato a corsi specifici di formazione sulla progettazione, attuazione, gestione e controllo degli interventi correttivi per la riduzione della concentrazione di attività di radon negli edifici della durata di almeno 20 ore.

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