Analist Group, SanaRadon: Radon, quali danni può provocare alla salute dell’uomo? L’importanza del monitoraggio continuo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), hanno classificato il gas Radon nel Gruppo 1 delle sostanze cancerogene e cioè tra le 113 sostanze (al 2013) per le quali sulla base di studi epidemiologici sugli esseri umani vi è un’evidente cancerogenicità. Tra queste 113 sostanze fanno parte anche il fumo di sigaretta e l’amianto. Ad oggi l’unico danno per la salute statisticamente significativo legato al gas Radon (o meglio ai prodotti del suo decadimento detti figli) è l’aumento del rischio di tumore al polmone. Facciamo riferimento al gas Radon e non ai suoi figli perchè i tempi di decadimento di questi ultimi sono molto brevi, minuti o secondi. I prodotti del decadimento del gas Radon sono chimicamente ed elettricamente reattive, legandosi al vapore acqueo raggiungono i polmoni, quando a loro molta decadono emettono radiazioni, particelle alfa, beta o gamma, dannose per i tessuti e danneggiare il DNA delle cellule.

In Italia chi monitora il numero di casi di tumore attribuibili al gas Radon è l’Istituto Superiore di Sanità ISS. Da una stima effettuata dall’ISS nel 2010 sono attribuibili al gas Radon circa 3200 casi tumore al polmone pari al 10% di tutti i decessi per tutmore al polmone in Italia. Lo studio del’ISS è stato affrontato a livello regionale e si è visto che la percentuale varia da regione a regione e aumenta all’aumentare della concentraione media di gas Radon che va dal 4% al 16%.

 

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Cos’è il gas Radon? Il Radon è un elemento chimico scoperto nel 1898 dai coniugi Curie, appartiene alla famiglia dei gas nobili, nella tavola periodica viene rappresentato con il simbolo Rn.

Simbolo: Rn

Numero atomico: 86

Massa atomica: 222 u

Figli: Polonio 218 ( 218Po); Polonio 214 ( 214Po); Piombo 214 ( 214Pb); Bismuto 214 ( 214Bi).

 

Esempio Calcolo del rischio per l’esposizione a 1 Bq/m3 di gas Radon. 1 Bq/m3 rappresenta 1 disintegrazione radioattiva al secondo in 1 metro cubo di aria. Le variabili da prendere in considerazione sono la concentrazione di gas Radon (quantità di gas in un metro cubo) e la durata dell’esposizione (tempo di inalazione).

  • se resto costantemente esposto a 1 Bq/m3 per un anno di esposizione ho 1 probabilità su 1 milione di ammalarmi in futuro;
  • se resto costantemente esposto a 500 Bq/mq per un anno 24 h su 24 ho 500 probabilità su 1 milione di ammalarmi;
  • ATTENZIONE se resto costantemente esposto a 500 Bq/m3 per dieci anni 24 h su 24 ho 5000 probabilità su 1 milione di ammalarmi;

 

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13 studi epidemiologici effettuati in Europa hanno ottenuto i seguenti risultati in termini di rischio assoluto. La probabilità di avere un tumore polmonare entro i 75 anni a seguito di una esposizione continuativa a livelli di concentrazione medi di 0, 100, 200 e 400 Bq/m3:

  • per i non fumatori, il rischio è, rispettivamente, 0.4%, 0.5%, 0.6% e 0.7%;
  • per i fumatori, il rischio è, rispettivamente, 10%, 12%, 13% e 16%

Gli studi epidemiologici hanno quindi dimostrato che a parità di concentrazione di gas Radon e durata dell’esposizione, il rischio di tumore polmonare è più alto di circa 25 volte per i fumatori rispetto ai non fumatori. E’ quindi molto importante monitorare continuamente il valore della concentrazione del gas Radon in ambienti chiusi e poco aerati perché soggiornare per 2000 o più ore consecutive (pari a poco più di 83 giorni) ed essere esposti ad una concentrazione pari o superiore a 500 Bq/m3 aumenterebbe la probabilità di contrarre malattie tumorali ai polmoni in modo sensibile. A tal proposito è giusto sottolineare che alcuni paesi hanno adottato valori limete più bassi rispetto all’ Italia: Stati Uniti: 150 Bq/m³,  Regno Unito: 200 Bq/m³, Germania: 250 Bq/m³.

 

Per limitare i rischi dovuti al Radon è quindi necessario limitare la sua concentrazione nell’aria. Come?

Per la salute e il benessere della casa e della famiglia

 

Con SanaRadon è possibile monitorare il livello di concentramento di Radon nell’atmosfera per limitarne gli effetti nocivi mediante una buona aerazione degli ambienti o nei casi più gravi interventi di ristrutturazione finalizzati a ridurre l’ingresso del Radon nell’edificio. Se sei un Professionista puoi proporre SanaRadon aggiungendo un servizio innovativo per il monitoraggio, rilevamento del Radon e la bonifica degli ambienti interessati. Al tecnico la possibilità di effettuare sopralluoghi e verifiche periodiche per accertare l’effettiva diminuzione della presenza del gas. SanaRadon scopri di più >>>

 


 

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Fonti: ARPA Puglia; Wikipedia; La Stampa; La Gazzetta del Mezzogiorno; Salute.gov.it; www.unicam.it/; http://www.iss.it