Il Governo sarebbe pronto ad approvare nuove norme in merito al Superbonus 110%: queste sbloccherebbero lavori per un totale di 10 miliardi di euro.

La proposta al vaglio dell’Esecutivo circoscriverebbe le responsabilità di crediti generati illecitamente solo a chi non ha operato in modo corretto.

Quella appena partita potrebbe essere la settimana decisiva per lo sblocco del Superbonus 110%. Secondo quanto riportato dai quotidiani Il Messaggero ed Il Mattino, il Governo, ancora in carica in attesa del voto del 25 settembre, sarebbe pronto a definire alcune nuove norme per la gestione del credito fiscale generato dagli interventi eseguiti con l’agevolazione fiscale 110%.

Questa modifica, attualmente tra le mani del Ministero dell’Economia, sbloccherebbe un importane numero di cantieri per un valore totale di lavori pari a 10 miliardi di euro e che rientrerebbero tra gli interventi Superbonus che hanno già ricevuto l’ok per la loro esecuzione. In poche parole si arriverebbe allo sblocco del mercato Superbonus fermo, oramai, da prima dell’estate.

Nuove Norme Superbonus, cosa può cambiare

La proposta di cui si sta discutendo in queste ore, mentre si avvicina il voto del Decreto Aiuti prevedere, come si legge dai due quotidiani, di circoscrivere la responsabilità del credito attribuendola solo a chi non ha operato seguendo le regole.

Le sanzioni, quindi, sarebbero limitate solo a chi ha agito con dolo o colpa grave escludendo, in questo senso, la responsabilità solidale per tutti gli altri soggetti che, successivamente, hanno ceduto il credito. A questi, comunque, resterebbe l’onere di adeguati controlli.

Tutti i partiti sarebbero a favore dello sblocco del meccanismo ma, ad oggi, non c’è ancora un’intesa ufficiale. Il che, come riportano Il Messaggero ed Il Mattino, fa rinviare di ora in ora la seduta delle Commissioni del Senato chiamate ad esaminare gli emendamenti.

Materie Prime Superbonus, ANCE chiede l’adeguamento dei prezzi

«È urgente che nel Decreto Aiuti ci sia una soluzione per sbloccare gli acconti per il rincaro dei materiali che sta strangolando le aziende. Gli appaltatori si trovano in gravi difficoltà finanziarie. Tra aumenti della bolletta per l’energia e quello dei prodotti utilizzati si stima un maggior costo del 35% rispetto a quanto previsto solo pochi mesi fa sulla base dei prezzati più aggiornati. Mi chiedo e chiedo al Governo chi possa fare i lavori in queste condizioni».

Queste le parole di Federica Brancaccio, presidente dell’ANCE, in merito alla necessità di aggiornare i prezzi delle lavorazioni previste per il Superbonus: «Non aggiornare i prezzi mette in difficoltà l’intera filiera produttiva e l’intera occupazione».