Aerofotogrammetria nella criminologia applicata

16 Marzo 2021

Attività tecnico pratiche del laboratorio didattico di criminologia applicata nel Master di II Livello in “Criminologia e diritto penale. Analisi criminale e politiche per la sicurezza urbana”

Si sono svolte lo scorso 5 Marzo le attività tecnico-pratiche di analisi della scena del crimine del modulo di “criminologia applicata” inserito nel percorso di studi del Master di II Livello in “Criminologia e diritto penale. Analisi criminale e politiche per la sicurezza urbana”, coordinato dal Prof. DI GENNARO Giacomo e tenuto presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Scienze Politiche.

Nel corso dell’evento formativo i 12 frequentatori in presenza, tutti laureati in diversi settori collegati all’argomento, alcuni dei quali già operanti in ambito pubblico e privato o appartenenti alle FF.PP., si sono confrontati attivamente con l’esame della scena criminis approcciando alcuni scenari “target” appositamente ricostruiti.

In tale occasione hanno sperimentato in prima persona le varie tecniche di ricerca, individuazione, documentazione e raccolta forense di indizi e fonti di prova e di “Crime Scene Investigation management”.

In seno alle attività, svoltesi presso la sede del Dipartimento di Scienze Politiche della citata Università, si è tenuto uno specifico insegnamento dedicato alle tecnologie e strumentazioni innovative utilizzabili per la documentazione aerofotogrammetrica e di laser scanning 3D della scena del crimine.

L’Ing. Iannuzzi Antonio, Analist Group, ha illustrato le attuali potenzialità della tecnologia Drone applicata al rilievo dimostrando praticamente, mediante l’utilizzo del Drone Parrot ANAFI USA, come sia possibile per un operatore assolvere un’ampia gamma di compiti in tal senso.

Infatti, il Drone di casa Parrot, studiato specificatamente per usi militari e di polizia, dotato di un elevata flessibilità, versatilità ed efficacia nell’impiego consente di rilevare da remoto e su ampie superfici la presenza di indizi e fonti di prova, contaminazione, inquinamento o minacce latenti. Inoltre, consente agli operatori di prendere cognizione di una visione d’insieme dell’area da sottoporre ad investigazione permettendogli di contestualizzare immediatamente i dati utili alle indagini mediante un sofisticato software dotato di intelligenza artificiale.

Le caratteristiche del drone ANAFI USA lo rendono uno strumento efficace anche per il controllo dei confini e aree private, contrasto dell’abusivismo edilizio, monitoraggio ambientale ed in caso di calamità naturali da parte di privati e forze di polizia.

Oltre al drone è stata illustrata la tecnologia laser di scansione 3D del luogo del crimine tramite la quale è possibile acquisire informazioni ad altissima risoluzione senza contaminare o alterare i luoghi. Grazie all’utilizzo del laser scanner 3D Leika BLK360 è oggi possibile acquisire immagini e dati della scena del crimine in pochissimi minuti senza che gli operatori, materialmente entrino in contatto con l’ambiente in esame.

Le immagini, catturate in una prospettiva a 360 gradi, sono poi rielaborate automaticamente e sovrapposte ad una nuvola di punti misurati da un raggio laser andando a generare in tempo reale una ricostruzione 3D (misurata con una precisione di +-4 mm) esplorabile in remoto nell’immediatezza dall’operatore.

Il docente, T.Col. CC. Matteucci Dr. Mario, perito balistico e specialista Weapons Intelligence & Post Blast CSI, sempre attento alle innovazioni tecnologiche da utilizzare a supporto delle attività degli specialisti in intelligence e investigazioni, ha sottolineato l’importanza dell’uso di strumentazioni e soluzioni che contribuiscono alla realizzazione della documentazione della scena del crimine & site exploitation al fine di disporre di modelli efficaci per la ricostruzione dei fatti nell’ambito delle attività investigative.

Detta tecnologia, già utilizzata con efficacia ed accettata in sede di giudizio dallo stesso docente, si è confermata efficiente in ordine alla documentazione 3D della scena del crimine o del sito analizzato e delle fonti di prova (evidence) collegate.