Struttura del terreno agricolo nella fase autunnale
Nella fase autunnale concentriamo la nostra attenzione verso la struttura del terreno e la rizosfera.
- Il terreno è il risultato naturale della disgregazione delle rocce per azione di agenti fisici, chimici e biologici. Il suolo (o terreno) agricolo o agrario è invece il risultato delle trasformazioni del suolo naturale operate dall’uomo per renderlo adatto alla coltivazione delle piante.
- La rizosfera è l’area di suolo presente intorno agli apparati radicali delle piante dove la chimica, la biochimica e la biologia è differente rispetto al suolo.
Un terreno agricolo ben strutturato è permeabile all’aria e all’acqua (aumentando da presenza molto importante di carbonio, idrogeno e ossigeno) permettere alla radice di svolgere i normali processi fisiologici. Lo scambio dei minerali tra il suolo e la radice viene migliorata dalla disponibilità di sostanza organica umidificata. La sostanza organica del suolo è costituita da molecole a base di carbonio, azoto, ossigeno, idrogeno ed in misura minore fosforo, zolfo, ferro, alluminio, potassio, ecc. Possiamo suddividere la sostanza organica in:
- la sostanza organica labile: costituita da zuccheri, i peptidi, le proteine enzimatiche, gli acidi nucleici, ecc.
- la sostanza organica stabile: costituita dall’humus.
L’humus è in grado di migliorare le caratteristiche fisiche, chimiche e biochimiche del suolo, ha funzioni in parte nutrizionali, attiva alcune funzioni metaboliche microbiche, ecc. La sostanza organica del suolo rende un terreno “fertile”. Un terreno privo, o scarsamente dotato, di sostanza organica è un terreno ”privo di vita”, in quanto tutti i processi biochimici che avvengono nei differenti comparti della biosfera sono di natura organica e coinvolgono quindi molecole organiche.
Nel suolo agrario ben strutturato e ricco di humus si verificano le migliori condizioni di abitabilità per la microflora e la microfauna aumentando la fertilità. In presenza di humus gli elementi della nutrizione, N, P, K ed altri, o naturalmente presenti o forniti con i concimi minerali, divengono più facilmente disponibili. Per favorire la buona struttura del terreno, l’autunno è il periodo giusto per le lavorazioni meccaniche ( esempio rippatura, erpicatura, ecc ) per contrastare la compattazione del terreno, che nel corso del periodo vegeto-produttivo si è verificata per il continuo calpestio dei mezzi meccanici e favorire un buon accumulo di acqua che normalmente risulta abbondante nel periodo invernale. Nella esecuzione delle lavorazioni meccaniche bisogna tenere in considerazione le pendenze del terreno e la copertura erbacea cercando di limitare:
- ruscellamento,
- fenomeni di erosione
Ricercare l’equilibrio vegeto-produttivo ottimale del vigneto è il nostro obiettivo prioritario. Nel prossimo bollettino ci occuperemo di concimazione autunnale.
Analisi condotta da Dott. Agronomo Silvano Scioli