148 – Come inserire i ponti termici in TermiPlan?

La UNI EN ISO 10211:2008 definisce il ponte termico:

“Parte dell’involucro edilizio dove la resistenza termica, altrove uniforme, cambia in modo significativo per effetto della compenetrazione totale o parziale di materiali con conduttività termica diversa nell’involucro edilizio, e/o della variazione dello spessore della costruzione, e/o delle differenze tra le aree interna ed esterna, come avviene per esempio in corrispondenza delle giunzioni tra parete, pavimento e soffitto.”

I ponti termici si distinguono in 2 tipologie:

  • Ponte termico di forma, ad es. angoli tra due pareti esterne e/o dove l’area disperdente esterna è diversa da quella interna;
  • Ponte termico di struttura, ossia in presenza di disomogeneità di materiali tra le strutture coinvolte (es. parete con pilastro, parete con serramento, etc).

Nella FAQ 170 viene trattato l’inserimento automatico dei ponti termici, basati su ABACO CENED.

In TermiPlan, con input grafico, per inserire i ponti termici, basta accedere alla sezione Gestione Zone (1) e fare doppio clic sulla zona termica (2) – relativa all’unità da certificare – ed infine cliccare sulla sezione dedicata in basso a destra (3).

Utilizzando l’input tabellare, basta fare doppio clic sulla zona termica (1) – relativa all’unità da certificare – ed infine cliccare sulla sezione dedicata in basso a destra (2).

In TermiPlan, è possibile inserire i ponti termici calcolati agli elementi finiti (FEM), così come previsto dal DM 2015, oppure utilizzare gli abachi CENED o Suisse.

In alto a destra, nella finestra dei ponti termici, sono collocati i comandi per aggiungere (+) o eliminare (-) i ponti termici.

Cliccando su Abaco si avrà accesso agli Abachi, presenti in TermiPlan; mentre attivando FEM si accederà al motore di calcolo dei ponti termici agli elementi finiti FEM (scelta consigliata).

Ciascun ponte termico dispone dei seguenti parametri da compilare:

  1. una breve descrizione del ponte termico;
  2. la trasmittanza lineica del ponte termico calcolata Psi;
  3. la lunghezza del ponte termico, ossia il tratto lineare in cui questo si verifica ovvero si sviluppa, dove si presenta una discontinuità di forma o di materiali;
  4. la quantità del ponte termico, ossia quanti ponti termici della medesima tipologia sono presenti nella zona termica in esame;
  5. il tipo indica se il pt sia calcolato con metodo FEM oppure ricavato da abaco;
  6. il confine del ponte termico che può essere ambiente esterno oppure locale non riscaldato;
  7. la categoria a cui appartiene il pt in esame;
  8. Escludi dalla verifica, da utilizzare nel caso il pt debba essere escluso dal calcolo (ad es. per interventi di ristrutturazione importante o riqualificazione energetica);
  9. PT ripartito serve a ripartire il pt, nel caso confini con due zone termiche differenti.

 

Per quanto riguarda l’Abaco CENED: