Dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore importanti novità nel campo della gestione catastale, grazie al Decreto Legislativo n. 139/2024 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 2 ottobre: queste nuove disposizioni mirano a semplificare significativamente le procedure legate all’aggiornamento delle intestazioni catastali, con particolare attenzione ai casi di decesso di soggetti titolari di diritti reali come usufrutto, uso e abitazione.
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Ricongiunzione dell’usufrutto automatica: cosa accade
Un esempio concreto di questa semplificazione riguarda la “ricongiunzione dell’usufrutto”. Alla morte dell’usufruttuario, il diritto di usufrutto si estingue e la piena proprietà torna automaticamente al nudo proprietario: sebbene questa riunione avvenisse già per legge, fino al 2024 è stato necessario presentare una specifica domanda di voltura per registrarla al Catasto.
Dallo scorso 1° gennaio, invece, l’aggiornamento avviene in maniera automatica, ovvero senza bisogno di interventi da parte del nudo proprietario o di atti notarili. Questo cambiamento ridurrà i tempi e semplificherà la vita dei contribuenti, eliminando passaggi burocratici inutili e costosi.
Le nuove disposizioni rappresentano un passo avanti nella semplificazione del rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione: questo tipo di automatizzazione delle procedure non solo riduce le incombenze per i contribuenti ma consente anche all’Agenzia delle Entrate di mantenere un catasto sempre aggiornato e accurato. Migliorando, in sintesi, la gestione dei dati catastali e riduce il rischio di errori.