La Legge di Bilancio 2025 introduce una serie di misure fiscali e incentivi destinati a influenzare in modo significativo l’economia e le tasche dei cittadini. Tra le principali novità troviamo la riforma dei bonus edilizi, che modifica le aliquote per interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico, e nuove agevolazioni per famiglie e immobili a basso reddito.
Il Testo è stato approvato in via definitiva dal Senato il 28 dicembre 2024 e sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre, tocca questioni fondamentali come il Superbonus, segnandone il destino e definendo nuove logiche per le detrazioni relative agli anni passati ma, al contempo, apre a nuove misure come l’Ecobonus per le fasce deboli.
Scopriamo insieme tutte le novità.
Superbonus al 65% solo per interventi avviati entro il 15 ottobre 2024
La Legge di Bilancio 2025 limita definitivamente il Superbonus: la detrazione del 65% sarà valida solo per le spese sostenute nel 2025 e per interventi avviati entro il 15 ottobre 2024, con i seguenti requisiti:
- Interventi non condominiali: presentazione della CILA.
- Interventi condominiali: delibera assembleare approvata e CILA presentata.
- Interventi di demolizione e ricostruzione: istanza per il titolo abilitativo presentata.
Nelle zone colpite da eventi catastrofali, resta il Superbonus al 110% solo per il 2025.
Superbonus: detrazione in 10 anni anche per le Spese del 2023
La Legge di Bilancio 2025 introduce la possibilità di suddividere su dieci anni le detrazioni del Superbonus anche per le spese sostenute nel 2023.
Spese 2022
Il Decreto Legge 11/2023 ha permesso di ripartire le detrazioni del Superbonus su 10 anni invece che su 4, per evitare l’effetto di incapienza fiscale dovuto all’importo elevato delle singole rate. La prima rata doveva essere inclusa nella dichiarazione del 2023, nonostante l’introduzione tardiva della norma.
Spese 2023
La Legge di Bilancio 2025 estende il meccanismo anche alle spese 2023, salvaguardando i contribuenti che rischiavano di perdere le detrazioni non utilizzate nell’anno. Ecco come:
- Durata della detrazione: le spese effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 possono essere detratte in 10 quote annuali di pari importo.
- Scelta dell’opzione: l’opzione è irrevocabile e deve essere formalizzata tramite una dichiarazione dei redditi integrativa per il 2023.
- Scadenza: la dichiarazione integrativa deve essere presentata entro il termine previsto per la dichiarazione dei redditi 2024.
- Pagamento di eventuali imposte aggiuntive: Se la dichiarazione integrativa determina un’imposta maggiore, questa deve essere versata entro il saldo delle imposte relative al 2024, senza sanzioni o interessi.
Spese 2024
Il Decreto Legge 39/2024 ha stabilito il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura, introducendo lo spalma-crediti in 10 anni per tutte le spese sostenute nel 2024.
Detrazione Unica al 50% per i restanti Bonus Edilizi
La Legge di Bilancio 2025 introduce una detrazione unica del 50% per i principali bonus edilizi (Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus e Sismabonus Acquisti) applicabile fino al 31 dicembre 2025, esclusivamente per la prima casa. Per le abitazioni diverse dalla prima casa, la detrazione scende al 36%.
A partire dal 2026, le aliquote saranno ulteriormente ridotte:
- Prima casa: detrazione al 36%.
- Altre abitazioni: detrazione al 30%.
Queste detrazioni, da ripartire in 10 rate annuali, sono riservate a chi possiede diritti di proprietà o reali di godimento sull’immobile.
Altre informazioni utili:
Il tetto di spesa per il Bonus Ristrutturazione è fissato a 96.000 euro per tutte le abitazioni.
- Per l’Ecobonus, l’aliquota resta invariata indipendentemente dal tipo di intervento.
- Il Bonus Barriere Architettoniche è confermato per il 2025 e copre interventi come ascensori, rampe, bagni e infissi.
- Per redditi familiari superiori a 75.000 euro, le detrazioni sono soggette a un limite massimo.
Nuovi Limiti alle Detrazioni dei Bonus Edilizi dal 2025
A partire dal 2025, le detrazioni fiscali dei bonus edilizi saranno soggette a un nuovo plafond familiare che stabilisce limiti massimi per le spese detraibili, influenzando anche altre detrazioni come quelle per l’istruzione o i contributi previdenziali.
- Limiti per Redditi Oltre i 75.000€
- Redditi tra 75.000 e 100.000€: detrazioni massime fino a 14.000 euro.
- Redditi superiori a 100.000€: detrazioni massime fino a 8.000 euro.
- Contributo dei figli al calcolo
- Senza figli: limite ridotto del 50%.
- Con un figlio: limite ridotto del 15% (coefficiente 0.85).
- Con tre o più figli, o figli con disabilità: nessuna riduzione.
Sono escluse dal computo le spese sanitarie detraibili, gli oneri derivanti da prestiti o mutui contratti entro il 31 dicembre 2024. Il reddito della prima casa è escluso dal calcolo del reddito complessivo.
I nuovi limiti si applicano solo alle spese sostenute a partire dal 2025, senza effetto retroattivo: questi tetti si riferiscono all’importo massimo delle spese detraibili, non direttamente alle percentuali delle detrazioni, che continueranno a essere calcolate in base ai singoli bonus.
Proroga del Bonus Mobili per il 2025
Il Governo ha esteso al 2025 la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici legati agli interventi di ristrutturazione edilizia. La misura è applicabile sia per la prima casa che per le seconde case, con un limite di spesa fissato a 5.000 euro, suddivisibile in 10 rate annuali.
La detrazione copre l’acquisto di:
- Mobili destinati all’arredo dell’immobile ristrutturato.
- Grandi elettrodomestici con classe energetica minima:
- Classe A per i forni.
- Classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie.
- Classe F per frigoriferi e congelatori.
L’agevolazione si applica solo alle apparecchiature dotate di etichetta energetica e finalizzate all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Bonus Elettrodomestici: cosa cambia nel 2025
Il Bonus Elettrodomestici prevede un rimborso fino al 30% del costo di acquisto per la sostituzione di vecchi elettrodomestici con nuovi e più efficienti, prodotti in Europa. L’incentivo è limitato a 100€ per elettrodomestico che si raddoppia a 200 per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.
Stop ai Bonus Fiscali per le Caldaie a Gas dal 2025
Dal 1° gennaio 2025 non sarà più possibile ottenere incentivi fiscali per l’acquisto e l’installazione di caldaie a gas: questa misura recepisce una delle indicazioni più stringenti della Direttiva Case Green ed evita il rischio di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea.
La Commissione Bilancio alla Camera ha approvato un emendamento che esclude le caldaie a combustibili fossili dall’elenco delle spese detraibili per lavori edilizi e riqualificazione energetica. Di conseguenza, l’acquisto e l’installazione di “impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili” non saranno più agevolabili tramite Bonus Ristrutturazione o Ecobonus.
Resta da verificare se la versione definitiva dell’emendamento includerà ancora gli incentivi per le caldaie a condensazione catalogate come apparecchi ibridi.
Nuovo Ecobonus per Case Popolari e Famiglie a Basso Reddito
Il nuovo articolo 79-bis introduce misure specifiche per l’efficientamento energetico delle edilizie residenziali pubbliche (ERP) e delle abitazioni di famiglie a basso reddito e vulnerabili.
Il nuovo Ecobonus prevede incentivi per interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici di almeno il 30%. Si tratta di un incentivo non fiscale, erogato tramite un sussidio diretto. Un decreto ministeriale definirà in dettaglio gli interventi ammissibili, i beneficiari, il tipo di sussidio e le modalità di presentazione dei progetti, nonché i criteri per la selezione, la verifica dei risultati e la trasmissione della certificazione di miglioramento dell’efficienza energetica.
Il finanziamento dell’Ecobonus proviene dalle risorse dell’investimento 17 della Missione 7 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con una quota del 65% a fondo perduto e il restante 35% proveniente da investimenti privati, garantiti da SACE e supportati dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Contributi per la Riduzione della Vulnerabilità Sismica nei Campi Flegrei
La Legge di Bilancio 2025 stanzia 20 milioni di euro annui dal 2025 al 2029 per interventi volti a ridurre la vulnerabilità sismica degli edifici privati a uso residenziale situati nell’area dei Campi Flegrei, specificamente nelle zone colpite dal fenomeno bradisismico e non coperte da altri contributi per edifici inagibili o già oggetto di riqualificazione sismica.
Il contributo è destinato ai nuclei familiari che abitano edifici residenziali ad alto rischio sismico, come identificato dalle analisi di vulnerabilità. I beneficiari possono essere proprietari, usufruttuari o conduttori con delega, e la domanda deve essere presentata al comune di competenza con la documentazione necessaria, tra cui quella per il titolo edilizio, i risultati delle analisi sismiche e una dichiarazione asseverata da un professionista. Il contributo è calcolato in base alla superficie dell’immobile e copre fino al 50% del costo ammissibile. In caso di edifici con più unità, è possibile presentare un solo progetto unitario, che deve considerare l’intero edificio come un’unica struttura.
Agevolazioni Prima Casa: 2 anni di tempo per alienare l’immobile già posseduto
Il comma 116 della Legge di Bilancio porta a due anni il termine per l’alienazione di immobili da destinare a prima abitazione valido per conservare il beneficio dell’aliquota agevolata del 2% relativa all’imposta di registro.