Il sistema non sarà progressivo e avvantaggerà i clienti con alti consumi, domande possibili fino al 31 dicembre 2015
È operativa da luglio la nuova tariffa di rete per i consumi ad alta efficienza messa a punto dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
A partire da questo mese, chi riscalda la propria abitazione esclusivamente con pompe di calore elettriche può chiedere di partecipare alla sperimentazione della nuova tariffa D1, che consente di pagare un costo più aderente a quello effettivo per i servizi di rete, cioè trasporto, misura e gestione del contatore.
Normalmente, spiega l’Authority, il prezzo dell’energia elettrica per gli utenti domestici italiani è definito sommando tre corrispettivi: un corrispettivo fisso, definito in centesimi di euro/anno, un corrispettivo di potenza, proporzionale al valore di potenza impegnata, e un corrispettivo variabile in funzione dei consumi effettivi.
Nelle tariffe domestiche attualmente in vigore, la componente variabile cresce al crescere dei consumi. In questo modo, i clienti con alti livelli di consumo annuo sono i più penalizzati. Se, infatti, nella maggior parte dei casi la componente variabile pesa per il 35% della bolletta, per chi ha consumi elevati può arrivare alla metà.
Al contrario, la tariffa D1 prevede che ogni kWh sia pagato sempre uguale, indipendentemente dal volume di consumo annuo. La tariffa D1 risulta quindi più vantaggiosa per chi ha consumi annui elevati (come spesso accade per chi riscalda la propria abitazione con una pompa di calore elettrica o utilizza tecnologie efficienti come piastre di cottura a induzione e veicoli elettrici) e per chi ha contratti di fornitura con valori di potenza impegnata superiore a 3 kW.
Come spiegato dall’Autorità, si può accedere alla sperimentazione con qualsiasi pompa di calore entrata in funzione dopo il 1° gennaio 2008. È possibile aderire anche in presenza di un impianto fotovoltaico, anche se l’Autorità consiglia di verificare prima l’entità del fabbisogno di energia elettrica che non viene coperto dalla produzione dell’impianto fotovoltaico.
La sperimentazione non è possibile nei condomìni dotati di sistema di riscaldamento centralizzato a pompa di calore, ma solo per le famiglie che usano la pompa di calore come unico sistema di riscaldamento individuale della propria abitazione di residenza.
La richiesta di adesione deve essere presentata al proprio venditore di energia elettrica dal 1° luglio 2014 ed entro il 31 dicembre 2015. Dalla presentazione della domanda, il venditore e l’impresa di distribuzione hanno complessivamente a disposizione 14 giorni lavorativi per verificarne il contenuto e aggiornare le banche dati. La tariffa D1 verrà quindi applicata a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui scade tale termine.
La richiesta di adesione deve essere accompagnata dal documento d’identità del richiedente, dalla copia delle sezioni 1 e 4.4 del libretto d’impianto, redatto secondo il modello previsto dal DM 10 febbraio 2014, dalla copia di un documento attestante che la pompa di calore può usufruire delle detrazioni fiscali del 65% o del Conto Termico.
Se in casa è presente, oltre alla pompa di calore, anche un generatore alternativo, è necessario allegare anche l’asseverazione di un tecnico e l’Attestato di Prestazione Energetica dell’abitazione.
La procedura per la riforma delle tariffe i rete è stata avviata con la Delibera 204/2013/R/eel. L’aggiornamento tariffario è invece avvenuto in seguito con la Delibera 607/2013/ R/eel. Con la Delibera 52/2014/ R/eel sono stati in seguito presentati i risultati della consultazione effettuata prima della sperimentazione tariffaria. Negli ultimi mesi, infine, la Determina 9/2014 ha messo a disposizione le procedure e i documenti necessari per fare domanda di accesso alla sperimentazione, mentre la Delibera 205/2014/ R/eel ha dato il via alla sperimentazione tariffaria, che è partita in via effettiva dal primo luglio.