Il nuovo Governo avrebbe in programma di abbassare la detrazione fiscale dal 110% all’80% per le abitazioni primarie. Per le seconde si parla di una discesa tra il 65 ed i 50%.
Ma i Cantieri già partiti non saranno toccati dall’abbattimento delle aliquote.
In attesa dell’insediamento del nuovo Parlamento e del nuovo Governo, qualcosa sembrerebbe cominciare a muoversi attorno ai Bonus Edilizi.
Come riportano Il Messaggero ed Il Mattino, tra le volontà del futuro Esecutivo emergerebbe quella di ridurre la percentuale di detrazione fiscale relativa al Superbonus. La misura, infatti, potrebbe passare dal 110% all’80% toccando anche punte più basse a seconda del tipo di abitazione coinvolta dagli interventi agevolati dallo Stato.
Una “buona notizia”, comunque, c’è: i Bonus Edilizi, anche se in maniera diversa da come li avevamo conosciuti, resteranno in vigore.
Superbonus all’80% per le prime case. Ancora meno per le seconde.
L’obiettivo del prossimo Governo sarebbe quello di promuovere le misure di agevolazione edilizia soprattutto per le abitazioni principali, ovvero le cosiddette prime case.
Per queste, infatti, la percentuale di detrazione potrebbe, come riportano Il Messaggero ed Il Mattino, ridotta dal 110% all’80%.
Le seconde case, invece, potrebbero vedere l’abbassamento della percentuale di agevolazione fiscale almeno fino al 65%. Ma, come si legge dalle anticipazioni di stampa, la maxi-riduzione potrebbe abbassare la quota al 50%.
Superbonus, cosa accade ai Cantieri già partiti?
È molto probabile che nella prossima Legge di Bilancio, la prima del nuovo Governo, venga inserita una clausola di salvaguardia che tuteli le pratiche Superbonus già autorizzate. Mettendo, quindi, beneficiari ed imprese al riparo da possibili ed ulteriori brutte sorprese. E spingendo molti ad una vera e propria corsa al Cantiere.
Superbonus, il bilancio di ENEA: 51 miliardi di investimenti ammessi a detrazione
Al 30 settembre 2022, come riportano gli ultimi dati pubblicati da ENEA, il Superbonus ha cubato ben 51 miliardi di detrazioni fiscali: 35 di questi, ovvero quasi il 70%, riguardano lavori già completati.
Le asseverazioni sono state richieste da circa 37mila condomini (per una media di 585mila euro di interventi) ed oltre 178mila abitazioni unifamiliari (per una media di 113mila euro di interventi).