L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i codici tributo da utilizzare per il versamento della TASI, della TARI e della TARES, tramite i modelli F24 e F24EP.
IUC: l’Imposta Unica Comunale
La Legge di Stabilità 2014 (articolo 1, comma 639, legge 147/2013) ha istituito l’imposta unica comunale (IUC): “Essa si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l’altro collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita aiservizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore”.
Il successivo comma 668 stabilisce che “I comuni che hanno realizzato sistemi di
misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento di cui all’articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo della TARI”.
Codici tributo: come effettuare il versamento tramite modello F24
Per consentire il versamento, tramite modello F24, della tassa sui rifiuti (TARI) e della tariffa di cui ai citati commi 639 e 668, i codici tributo sono ridenominati nel modo seguente:
- “3944” denominato “TARI – tassa sui rifiuti – art. 1, c. 639, L. n. 147/2013 – TARES – art. 14 DL n. 201/2011″;
- “3950” denominato “TARIFFA – art. 1, c. 668, L. n. 147/2013- art. 14, c. 29 DL n. 201/2011″;
- “3945” denominato “TARI – tassa sui rifiuti – art. 1, c. 639, L. n. 147/2013 – TARES – art. 14 DL n. 201/2011. – INTERESSI“;
- “3946” denominato “TARI – tassa sui rifiuti – art. 1, c. 639, L. n. 147/2013- TARES – art. 14 DL n. 201/2011 – SANZIONI“;
- “3951” denominato “TARIFFA – art. 1, c. 668, L. n. 147/2013 – art. 14, c. 29 DL n. 201/2011- INTERESSI“;
- “3952” denominato “TARIFFA – art. 1, c. 668, L. n. 147/2013 – art. 14, c. 29 DL n. 201/2011 – SANZIONI“.
I predetti codici tributo possono essere utilizzati anche per il versamento dei tributi dovuti a seguito dell’attività di controllo.
Compilare la Sezione “IMU e altri tributi locali” del Modello F24
In sede di compilazione del modello F24, i suddetti codici tributo devono essere esposti nella “SEZIONE IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI” in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”. In particolare:
- nello spazio “codice ente/codice comune”, indicare il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili, reperibile nella tabella pubblicata sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it;
- nello spazio “Ravv.”, barrare se il pagamento si riferisce al ravvedimento;
- nello spazio “numero immobili”, indicare il numero degli immobili (massimo 3 cifre);
- nello spazio “rateazione/mese rif”, indicare il numero della rata nel formato “NNRR” dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” indica il numero complessivo delle rate. In caso di pagamento in un’unica soluzione, il suddetto campo è valorizzato con “0101”;
- nello spazio “anno di riferimento”, indicare l’anno d’imposta cui si riferisce il pagamento. Nel caso in cui sia barrato lo spazio “Ravv.” indicare l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata.
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