Trichoderma
Il funghi appartenenti al genere Trichoderma sono Ascomiceti (ord. Hypocreales) presenti ed attivi in natura ed agiscono come antagonisti di diversi funghi patogeni delle colture, in particolare i tellurici. Si sviluppano in modo ottimale con valori termici attorno ai 25°C e si mantengono attivi in un intervallo compreso tra 10°C e oltre 30°C (esistono però ceppi attivi a temperature vicine allo 0 o superiori a 35°C). I funghi del genere Trichoderma colonizzano il terreno e le radici delle colture sottraendo spazio ed elementi nutritivi ai funghi patogeni o parassitizzandoli. La prima registrazione in Italia come fungicida è avvenutà nel 2000, sono disponibili formulati registrati a base di Trichoderma asperellum, T. Viride, T. harzianum, T. gamsii su diverse colture per il controllo di diversi patogeni ( Phytium spp., Phytophthora spp., Fusarium spp., Rhizoctonia spp., Sclerotinia spp., Thielaviopsis basicola, Sclerotium rolfsii, Verticillium spp) Ogni specie e ceppo di Trichoderma ha una sua efficacia selettiva in funzione della coltura, del patogeno da controllare e dell’ambiente.
Perché utilizzare il tricoderma
- Spiccata azione di repressione e contenimento verso i responsabili dei marciumi radicali delle colture orticole, floricole, officinali, ornamentali e arboree, tra cui Pythium, Phytopthora capsici, Sclerotinia spp. Sclerotium rolfsii, Rhizoctonia solani, Verticillium spp., Fusarium oxyasporum, Thielaviopsis basicola.
- Applicazioni ripetute possono contribuire positivamente a un progressivo miglioramento della sanità della rizosfera.
- Nei casi di reimpianto colture arboree ( es. di vigneti ) può essere utile, utilizzare il tricoderma spp. applicato in soluzioni per il bagno radicale o applicato direttamente nel terreno, al fine di contrastare l’eventuale aggressione all’apparato radicale delle nuove barbatelle, da parte di patogeni fungini come Armillaria mellea e Rosellinia necatrix.
- Può essere impiegato in agricoltura biologica e nei programmi di difesa di produzione.
- Etc
I vantaggi offerti dal Trichoderma sono:
- maggior resistenza della pianta allo stress idrico e alla salinità;
- maggior assorbimento di microelementi;
- miglior sviluppo delle piante;
- maggiore efficienza dei fertilizzanti e dell’irrigazione;
- miglior adattamento della pianta all’ambiente;
- riduzione dei fenomeni di stanchezza dei terreni;
Procedura di Azione del Trichoderma
Precisiamo che il Tricoderma non ha azione curativa, ciò significa che non possiamo curare una pianta infetta. Le modalità di azione del genere Trichoderma differiscono a seconda del ceppo, della specie, del patogeno e della coltura, di seguito riportiamo degli esempi:
- Si insediano nella rizosfera (ecosistema complesso della porzione di suolo che circonda le radici delle piante) costituendo una barriera contro i patogeni tellurici.
- Alcuni ceppi si moltiplicano ( perché utilizzano gli essudati radicali) seguendo l’accrescimento delle radici.
- Producono sostanze (enzimi chitinolitici) che interagiscono con le pareti cellulari dei funghi patogeni recando danni irreparabili.
- Andando per prima a colonizzare la superficie delle radici creano delle condizioni sfavorevoli alla crescita di funghi patogeni.
Applicazione del Trichoderma
- applicare il prodotto con temperatura del terreno superiori a 10°C
- si consiglia di intervenire con leggera irrigazione su terreni secchi.
- in terreni particolarmente poveri di sostanza organica (< 1%) si consiglia di miscelare il prodotto ad un fertilizzante fluido ricco di sostanza organica
- il prodotto può essere applicato attraverso gli impianti di fertirrigazione in miscela con concimi ( consiglio abbinamenti con concimi liquidi a base organica )
- Nei programmi di difesa integrata, in virtù della fondamentale possibilità di applicazione del prodotto in miscela estemporanea con molti agrofarmaci, si consiglia di consultare le tabelle di compatibilità del tricoderma con insetticidi, fungicidi, erbicidi e fertilizzanti.
Analisi condotta dal Dott. Agronomo Silvano Scioli