Fase Fenologica
Ad oggi nel territorio abbiamo uno stato fenologico dei cereali diversificato per due motivi:
- Epoca semina
- Scarsa precipitazione
Epoca di semina
Per le colture seminate nel periodo autunnale sono nella fase di accestimento e inizio levata, e per le colture seminate nel primo periodo invernale sono in accestimento.
Scarsa precipitazione
Le scarse precipitazioni nell’ultimo periodo, il prolungato periodo di soleggiamento e l’anomalo rialzo termico ha aumentato le problematiche di questa fase delicata del ciclo produttivo dei cereali. I cereali si trovano nell’attuale stato:
- Metabolismo rallentato
- Scarsa attività fotosinteticà
- Limitata presenza di soluzione circolante nel terreno ( es. scarsa disponibilità di azoto)
Tutto questo comporta ad una insufficienza nutrizionale della coltura nella fase fenologica di accestimento e levata.
Programma di concimazione azotata
La prima somministrazione azotata del frumento coincide con la ripresa vegetativa circa prima della fase di accestimento con azione importante anche per la differenziazione della spiga all’interno della pianta. E importante per evitare fenomeni di allettamento somministrare circa il 30 % della dose azotata prevista per tutto il ciclo produttivo della coltura. Si consigliano fertilizzanti azotati a lenta cessione che utilizzano inibitori naturali che non interagiscono in modo negativo nella mineralizzazione dei concimi.
In questi concime il granulo azotato viene rivestito con molecole di nuova tecnologia che agiscono da inibitore dell’ureasi, ritardando l’idrolisi dell’urea. Si consiglia concimi contenenti più fonti azotate ( ureico, ammoniacale, ecc) con diversa modalità di cessione, che rendono il prodotto maggiormente disponibile nelle fasi di massimo assorbimento da parte della pianta. Cerchiamo di utilizzare concimi che contengono percentuali significative di zolfo indispensabile per la produzione di proteine del grano.
Monitoraggio delle infestanti nei cereali
Dal monitoraggio dei cereali sul nostro territorio si evince che l’aumento della temperatura e delle ore di luce stanno favorendo la crescita delle infestanti che diventano antagoniste alla coltura. Si rilevano la presenza delle seguenti infestanti Graminacee:
• Avena spp. (avena)
• Phalaris sp. (scagliola comune)
• Alopecorus myosuroides (coda di volpe)
• Setaria glauca (pesarone)
• Lolium multiflorum (loietto)
• Poa trivialis (fienarola comune)
Si rilevano la presenza delle seguenti infestant Dicotiledoni:
• Galium aparine (attaccamani)
• Papaver rhoeas (papavero)
• Sinapis arvensis
• Rapistrum rugosum (rapacciola)
• Convolvulus spp. (Vilucchio)
• Cirsium arvensis (stoppione)
• Rumex obtusifolius (romice)
• Matricaria camomilla (camomilla)
• Veronica persica (veronica comune)
• Fumaria officinalis (fumaria)
• Sylibum marianum (cardo mariano)
Alcune molecole attive contenenti gli erbicidi impiegati per la difesa alle infestanti del frumento, sono selettivi nei confronti del frumento stesso per questo sono inseriti in miscela sostanze che svolgono un azione di antidoto. L’azione rallentata svolta dall’antidoto con situazioni di stress della pianta come in questo periodo a causa di siccità, metabolismo rallentato, ecc potrebbe procurare ingiallimenti sul frumento per questo si consiglia l’uso di biostimolanti capaci di stimolare la pianta alla ripresa vegetativa evitando il blocco della coltura.
Analisi condotta dal dott. Agronomo Silvano Scioli