Il Bonus Mobili è una detrazione fiscale introdotta dal Decreto Legge 63/2013 (articolo 16, comma 2) e prorogata, negli anni, fino all’ultima Legge di Bilancio che ne ha ristabilito limiti e modalità fino al 2024.
Si può beneficiare del Bonus per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
L’aliquota dell’agevolazione è pari al 50% dell’importo lavori con i seguenti tetti massimi:
- per l’anno 2022 l’ammontare complessivo delle spese da portare in detrazione è pari a 10mila euro per ogni unità immobiliare;
- per gli anni 2023 e 2024 l’ammontare complessivo delle spese da portare in detrazione diminuisce a 5mila euro per ogni unità immobiliare.
Il credito di imposta maturato va ripartito in 10 quote annuali di pari importo, e per questa agevolazione fiscale non è prevista l’opzione di cessione del credito o lo sconto in fattura, ma solo la fruizione diretta, pertanto il credito maturato può essere portato a compensazione solo sulla tassazione.
Inoltre, per usufruire del Bonus Mobili, l’immobile deve essere oggetto di ristrutturazione edilizia iniziata a partire dal primo gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto di beni.
Questo significa che:
- per gli acquisti effettuati nel 2021, è necessario che i lavori siano iniziati a partire dal 1° gennaio 2020. Se i lavori sono iniziati nel 2019 non è possibile usufruire della detrazione;
- per gli acquisti effettuati nel 2022, è necessario che i lavori siano iniziati a partire dal 1° gennaio 2021. Se i lavori sono iniziati nel 2020 non è possibile usufruire della detrazione.
Per dimostrare la data di inizio lavori, potrà essere mostrata la SCIA o la CILA di riferimento oppure, in assenza di questo tipo di documentazione, potrà essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Le detrazioni non spettano in caso di nuova costruzione.
Bonus Mobili: chi sono i beneficiari?
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari (affittuari) o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali (investimenti che l’azienda utilizza per il suo funzionamento) o merce;
- soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Le spese vanno effettuate da chi ha sostenuto quelle di ristrutturazione; inoltre, la detrazione rimane in capo al contribuente che ha effettuato l’acquisto, quindi non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di compravendita dell’immobile.
Cosa posso acquistare con il Bonus Mobili?
- Grandi elettrodomestici di classe non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori. Ma sono compresi anche apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici ed apparecchi per il condizionamento;
- Mobili nuovi (ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, ma anche materassi ed apparecchi di illuminazione).
Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, pavimentazioni (compreso il parquet), tende e tendaggi o di altri complementi di arredo. Inoltre non possono essere detratti mobili o elettrodomestici usati o di seconda mano.
Infine, le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati possono essere portate in detrazione.
Bonus Mobili: gli adempimenti
Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
Cosa conservare per usufruire del Bonus Mobili:
- l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente);
- le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti o lo scontrino riportante il codice fiscale dell’acquirente.