La semina tradizionale e la semina sperimentale del grano analizzate con Drone DJI Phantom 4 Pro
Il 20 marzo 2018, presso il CREA di Foggia, si è tenuto l’evento “Droni: Speciale Agricoltura”. L’iniziativa, ideata da Analist Group con la collaborazione con il CREA di Foggia rappresentata dal Dott. Pasquale De Vita, ha riscosso un enorme successo. Durante l’incontro gli esperti di volo hanno effettuato una dimostrazione pratica con il DJI Phantom 4 PRO: il Drone ideato per le indagini nel visibile.
Utilizzo professionale del DJI Phantom 4 PRO presso il CREA di Foggia
Il quadricottero Phantom 4 Pro si affianca alla linea Professional Parrot per voli in Agricoltura di Precisione. E’ equipaggiato di una telecamera stabilizzata su gimbal a tre assi da 20 megapixel con un sensore da 1 pollice in grado di filmare a 4K 60fps, per una elevata qualità dei fotogrammi. Il Drone può volare con qualunque condizione di vento, però nel visibile, la situazione ottimale è data dall’assenza di vento a terra, in questa condizione la foglia non oscilla. Nell’elaborazione di prossimità è fondamentale che il target sia fisso in almeno tre fotogrammi. Quando c’è molto vento a terra conviene volare più in alto, in modo che l’integrazione ottica farà si che il terreno sarà relativamente più statico. Se voliamo troppo bassi quando le foglie si muovono, non si ottengo informazioni significative.
Ruolo del Sensore RGB nel Progetto Grano Mischio di CREA
Il sensore RGB, a bordo del Phantom 4 Pro, fornisce indicazioni dalla fase iniziale di accestimento fino alla fase di elevata, soprattutto riguardo alla rapidità di chiusura della copertura del suolo. Il campo per la sperimentazione di CREA Foggia è stato suddiviso in zone che prevedono 2 tecniche di semina, la tecnica tradizionale con semina interfila larga 17 cm, ed un’altra tecnica messa a punto per le aziende che fanno prevalentemente biologico a fila ristretta a 5 cm, in questo modo quando le piante emergono è come se fossero seminate a spaglio. Negli ultimi anni, le immagini RGB vengono acquisite con cadenza settimanale, in modo da identificare la velocità di copertura, che deve avvenire rapidamente in modo da ridurre lo spazio a disposizione per le infestanti. Infatti, per le colture biologiche il principale problema è il controllo delle infestanti. Occorre trovare il sistema affinché la coltura del frumento deve vincere la competizione con le infestanti. Questo permetterebbe agli agricoltori di utilizzare varianti più moderne delle colture, ad esempio genotipi a taglia bassa, ma che sono più produttivi rispetto a varietà tradizionali. Le immagini RGB consentono di fare anche la selezione, ovvero usare genotipi che chiudono prima l’interfila, ovvero che hanno un germoglio iniziale molto spiccato.
L’elaborazione delle immagini RGB ha consentito a CREA di mettere a punto il Progetto Grano Mischio che è la costruzione di miscele direttamente in campo che sfruttano l’approccio agro ecologico, in cui la sfida non è solo la combinazione della stessa specie, grano con grano, ma combinare specie differenti, ad esempio grano con orzo, grano con avena, questo per la diversificazione in ambito dei cereali e combinare anche cereali con legumi.
Grazie al progetto Grano Mischio si vuole combinare sia la tendenza del consumatore moderno legato alla diversificazione delle produzioni, ma anche a combinare anche la sostenibilità ambientale, infatti mettendo leguminosa e graminacea nello stesso appezzamento si riesce a gestire in maniera più sostenibile anche il terreno, uno dei principali problemi è proprio la riduzione della sostanza organica del terreno dovuta alla monocoltura. Senza compromettere l’aspetto economico si riesce a perseguire più obiettivi, soprattutto quello ambientale e assecondare le esigenze del consumatore.