Il 19 aprile 2016 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo n° 50 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.”

Il decreto è entrato in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione.

Le principali novità sono:

  • Il D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. è stato abrogato con effetto immediato dal giorno stesso della pubblicazione del nuovo Codice in Gazzetta Ufficiale.
  • Il D.P.R. 207/2010 è stato abrogato solo parzialmente e rimarrà ancora in vigore per 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, ma ad esempio nel caso dell’adozione del BIM (Building Information Modeling) in edilizia e nelle infrastrutture, sarà un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a dettare i tempi per la progressiva introduzione dell’obbligo di ricorso a questo strumento. Le parti del DPR 2017/2010 ancora vigenti sono quelle inerenti il settore dei lavori pubblici ed i lavori sul patrimonio culturale ed in particolare: la figura del Responsabile di procedimento; la progettazione e verifica dei progetti, lo schema di contratto e il capitolato speciale di appalto lavori; il sistema di qualificazione ed i requisiti per gli esecutori di lavori e le società di ingegneria e la vigilanza sugli stessi; la contabilità ed il collaudo dei lavori.
  • La Cabina di regia dovrà essere attivata nei prossimi tre mesi e curerà la fase di attuazione del nuovo Codice Appalti, coordinando l’adozione di norme e linee guida, al fine di verificarne preventivamente l’impatto sulla legislazione vigente, assicurarne la tempestiva adozione e la coerenza reciproca.
  • Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa diventa la scelta del contraente ed è stato reso obbligatorio in alcuni campi in cui è fondamentale l’utilizzo di manodopera (es. servizi di pulizia, servizi sociali ed assistenziali, ristorazione ospedaliera e per i servizi scolastici).
  • I sistemi di qualificazione delle stazioni appaltanti, prevedono l’introduzione del nuovo sistema premiante, all’aumento del livello di qualificazione della stazione appaltante essa avrà maggiore possibilità di appaltare opere, lavori e servizi di importo e complessità significativi.
  • Introdotto il principio di trasparenza nella partecipazione dei portatori di interessi e lo strumento del dibattito pubblico, obbligatorio per le grandi opere infrastrutturali aventi impatto rilevante sull’ambiente, sulle città e sull’assetto del territorio.
  • Il nuovo progetto di fattibilità tecnica ed economica, che sostituisce quello preliminare, dovrà essere redatto sulla base di indagini territoriali (geologiche e geognostiche) con verifica dell’assetto archeologico ma dovrà individuare, tra più soluzioni, quella più vantaggiosa in termini di costi e benefici per la collettività.
  • Introdotto il rating di impresa, sulla base di indici qualitativi e quantitativi che tengono conto dei precedenti comportamentali dell’operatore, con riferimento al rispetto dei tempi e dei costi nell’esecuzione dei contratti, all’assenza di contenzioso sia in sede di partecipazione alle procedure di gara che in fase di esecuzione del contratto.
  • Nuovo contratto di partenariato pubblico-privato che definisce i rapporti tra le parti in modo da garantire il recupero degli investimenti effettuati e dei costi sostenuti dall’operatore economico, realmente effettuati.

 

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