La novità è contenuta nel Decreto Sostegni-ter approvato dal Consiglio dei Ministri: una nuova stretta per evitare speculazioni.
Ancora novità in ambito Superbonus e Bonus Ordinari. L’ok, arrivato dal Consiglio dei Ministri, al Decreto Sostegni-ter apre ad un nuovo giro di vie in merito alle misure di agevolazione in campo edilizio.
Il Decreto, infatti, prevede che il credito di imposta, che connota misure come Superbonus, Bonus Ristrutturazioni e Bonus Facciate, non possa essere ceduto più di una volta.
Il credito di imposta non può essere ceduto più di una volta: cosa significa?
Il beneficiario della detrazione come, ad esempio, il committente degli interventi potrà cedere il credito maturato ad altri soggetti (banche, general contractor, intermediari finanziari) ma questi ultimi, a loro volta, non potranno cedere il credito acquisito ad una terza parte.
Lo stesso varrà per quei fornitori che praticheranno lo sconto in fattura per gli interventi effettuati. Lo sconto, secondo il Sostegni-ter, potrà essere, come già accade, recuperato sottoforma di credito di imposta ma potrà, eventualmente, essere ceduto solo una volta. Banche o altri soggetti che acquisteranno quel credito in prima istanza, come detto, non potranno cederlo una seconda volta.
Tutti i contratti stipulati violando queste regole verranno considerati nulli.
Il Decreto Sostegni-ter va a modificare l’art. 121, comma 1 del Decreto Rilancio nel quale viene eliminata alla radice la «facoltà di successiva», e quindi seconda, «cessione del credito».
Crediti cedibili solo una volta: da quando?
La nuova normativa prevede che i crediti che, alla data del 7 febbraio 2022, siano stati già oggetto di cessione del credito o sconto in fattura possano essere soggetti ad una seconda cessione. Dopodiché non si potrà più tornare indietro.