Nei prossimi giorni le modifiche nel Decreto Bollette: bollino verde per la certificazione del credito, solo tre passaggi tra soggetti riconosciuti dalla Banca d’Italia, aumento del 20% nei listini dei materiali.
I crediti fiscali maturati grazie all’utilizzo del Superbonus 110% dovranno essere “marchiati”, ovvero segnati da un bollino che ne confermerà l’integrità a scanso di truffe ed illeciti, e potranno essere ceduti solo per tre volte a soggetti sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia.
Queste le anticipazioni riportate dall’edizione odierna de Il Mattino in merito alla questione cessione del credito-Superbonus. Le modifiche dovrebbero essere inserite nel Decreto Bollette che dovrebbe essere approvato nella mattinata di giovedì.
Crediti Fiscali Superbonus, la verifica
I crediti fiscali, come riportato nei giorni scorsi, dovranno essere accompagnati da un “bollino verde” che ne attesterà la validità. I documenti a conferma dell’integrità del credito dovranno, dopo essere stati verificati, essere caricati su una piattaforma consultabile da tutti i possibili acquirenti.
Crediti Fiscali Superbonus, solo tre cessioni
La norma, secondo quanto riportato, sarà accompagnata da quella che limiterà a tre il numero di possibili sub-cessioni del credito fiscale maturato con il Superbonus. Il passaggio potrà riguardare solo soggetti sottoposti al controllo della Banca d’Italia.
Crediti Fiscali Superbonus, il contrasto alle frodi
Gli intermediari rimasti vittima di truffe (come Poste, Cassa Depositi e Prestiti ed alcuni istituti di crediti) e che hanno registrato il sequestro dei crediti acquistati vedranno la sospensione di questi ultimi. Una volta dissequestrati, infatti, i crediti potranno essere rimborsati, come si legge da Il Mattino, dall’Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda il contrasto alle frodi sarebbe allo studio una nuova stretta, ovvero un possibile inasprimento della pena (ora compresa tra 4 ed 8 anni di reclusione) per chi emette fatture o documenti falsi.
Massimali Superbonus, aumento del 20%
Il Ministero della Transizione Ecologia ha firmato il decreto che aumenta i massimali del Superbonus aumentandoli del 20% per adeguarsi all’inflazione e alla crescita dei costi delle materie prime. All’interno di questi massimali, che verranno aggiornati di anno in anno, non sono considerati Iva, oneri professionali e costi di posa in opera.