Il Consiglio dei Ministri approva il Dl Bilancio, al suo interno novità in merito al Superbonus: restano gli sconti edilizi ma stop al caro prezzi. Draghi si impone e conferma il tetto Isee per le Villette Unifamiliari a 25mila euro, varati controlli più stringenti.

Prima la Cabina di Regia, poi il Consiglio dei Ministri. Quella appena trascorsa è stata, sicuramente, la giornata del Superbonus. Il futuro della detrazione al 110% è stato affrontato in due tempi: l’orizzonte è stato definito dal Decreto Legge Bilancio fortemente voluto dal Premier Mario Draghi. Confermata la proroga al 2023 per i condomini, nel testo emergono importanti novità.

Resta il tetto Isee per le Villette

Diversamente da quanto emerso nei giorni scorsi, il Governo, pur confermando la proroga al 2022 per Villette ed Unifamiliari ha tracciato un perimetro netto. In questi casi specifici il Superbonus può essere applicato solo se queste siano “prima casa” e, al contempo, il beneficiario abbia un Isee pari o inferiore a 25mila euro. Possibile, comunque, che il testo possa essere modificato in Senato, almeno relativamente al limite Isee.

Superbonus, aumentano i controlli

Il Governo ha inasprito i controlli sul Superbonus per evitare truffe: ad oggi, secondo i dati forniti all’Esecutivo, queste sarebbero attualmente quantificate in 850 milioni di euro. L’obbligo del visto di conformità (richiesto solo in caso di cessione del credito o sconto in fattura) verrà esteso anche nel caso in cui il Superbonus sia portato in detrazione nella dichiarazione dei redditi e dovrà essere apposto da un professionista qualificato. Un obbligo che non sussiste qualora, però, la dichiarazione venga presentata direttamente dal beneficiario. Verrà, inoltre, velocizzata l’attività di accertamento e recupero delle imposte da parte dell’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima avrà la possibilità di sospendere per 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni e sconto in fattura in attesa delle verifiche in merito ad eventuali irregolarità o per dissipare dubbi sui soggetti coinvolti.

Stop al caro prezzi

Il Dl Bilancio, sotto diretta richiesta di Mario Draghi, ha disposto la nascita di “listini di riferimento” per evitare il caro prezzi, già riscontrato, relativamente ai materiali e, al contempo, osteggiare la possibilità di “gonfiare” i costi degli interventi.


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