Partiti e Governo trovano l’intesa sul Superbonus 110%: approvato l’emendamento che limita la responsabilità, in merito ai crediti fiscali, solo a dolo e colpa grave.

Riparte la cessione del credito: in salvo 40mila imprese edili.

Il Superbonus riprende la sua marcia. La battaglia sul Decreto Aiuti-bis, andata avanti per settimane, si è chiusa con l’accordo tra Governo e partiti:sotto la spinta del Ministero dell’Economia, è stata rivista la questione relativa alla responsabilità in solido per la cessione dei crediti legati al Superbonus e ai Bonus Edilizi in Generali.

Cessione del Credito Superbonus, cosa cambia

Ogni addebito, in merito alla maturazione illecita di crediti fiscali relativamente ad interventi Superbonus successivi al Decreto Legge del novembre 2021 (che ha definito le nuove misure Anti-Frode), sarà circoscritto ai casi di violazione con dolo o colpa grave.

Verranno, quindi, punite esclusivamente le condotte fraudolente, le truffe o le operazioni condotte con scarsa diligenza.

Per quanto riguarda i crediti maturati prima delle misure Anti-Frode, l’emendamento approvato stabilisce che la responsabilità per i soggetti (diversi da banche, intermediari finanziari ed istituti assicurativi) sarà circoscritta ai casi di dolo o colpa grave. Ma, al contempo, sarà necessaria la presentazione di visti di conformità ed asseverazioni “ora come allora”.

L’intesa ridarà ossigeno sia alla misura del Superbonus che a tutto il comparto edile: la misura adottata sbloccherà circa 20 miliardi di crediti pronti a ripartire e consentirà la ripartenza di circa 40mila aziende del settore attualmente bloccate a causa dell’impossibilità nella monetizzazione dei crediti accumulati.

Ok al Decreto Salva-Cantieri: pronti 9 miliardi contro il “caro materiali”

Arriva il Dpcm che stanzia ben 9 miliardi di euro di risorse per fronteggiare l’aumento del prezzo dei materiali edili. Il testo della manovra è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è contenuto nell’articolo 26 del Disegno di Legge 50/2022.

A 35 giorni dalla pubblicazione, quindi, sarà possibile presentare le domande di accesso al fondo. A definire l’assegnazione delle risorse sarà il Ministero dell’Economia che determinerà la graduatoria dando priorità alle opere comprese nel PNRR e nel Fondo Complementare.