I Criteri Ambientali Minimi (CAM) rappresentano una componente cruciale del processo di acquisto pubblico sostenibile definito per garantire scelte non impattanti con l’ambiente. In questo testo approfondiremo la loro natura, le loro funzioni ed i loro ambiti di applicazione, con un focus sull’Edilizia. E, soprattutto, faremo chiarezza sulla posizione dell’Esperto CAM: è sempre necessaria? Se no, in quali campi è obbligatoria?

Cosa sono i CAM?

I CAM sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita. Questi sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la Sostenibilità Ambientale dei Consumi del Settore della Pubblica Amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministero della Transizione Ecologica. La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.

La Regolamentazione dei CAM in Italia

In Italia, l’adozione dei CAM è regolamentata dall’art. 18 della Legge 221/2015 e successivamente dal Decreto Legislativo 50/2016, noto come “Codice degli Appalti”: all’interno dell’articolo 34 dello stesso si stabilisce l’obbligo di applicare i CAM a tutte le stazioni appaltanti, garantendo una base giuridica solida.

Gli obiettivi dei CAM

Gli obiettivi principali dei CAM includono la riduzione degli impatti ambientali, la promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili e la creazione di opportunità di occupazione nel settore “green”. Inoltre mirano a valorizzare la qualità ambientale e a rispettare i criteri sociali nell’ambito degli appalti pubblici, riducendo al contempo le spese della pubblica amministrazione.

CAM: Categorie di Forniture ed Affidamenti Coinvolti

I CAM sono stati implementati in numerose categorie di forniture ed affidamenti. Questo elenco rappresenta un ampio spettro di settori coperti dai CAM:

Ad oggi sono stati adottati CAM per le seguenti categorie di forniture ed affidamenti

  • Arredi per interni
  • Arredo urbano
  • Ausili per l’inconsistenza
  • Calzature da lavoro e accessori in pelle
  • Carta
  • Cartucce
  • Edilizia
  • Eventi culturali
  • Illuminazione pubblica (fornitura e progettazione)
  • Illuminazione pubblica (servizio)
  • Lavaggio industriale e noleggio di tessili e matarreria
  • Pulizie e sanificazione
  • Rifiuti urbani e spazzamento stradale
  • Ristorazione collettiva
  • Servizi energetici per gli edifici
  • Stampanti
  • Tessili
  • Veicoli
  • Verde pubblico

CAM: Struttura e Criteri dei Documenti

I documenti dei CAM, sebbene diversi per tipologia di appalto, presentano una struttura di base simile. Essi contengono i criteri ambientali minimi necessari per guidare le diverse fasi della procedura di gara.

I CAM definiscono criteri specifici in diverse fasi della procedura di gara:

Selezione dei Candidati: Requisiti di qualificazione soggettiva che dimostrano la capacità tecnica del candidato di minimizzare gli impatti ambientali.

Clausole Contrattuali: Indicazioni per garantire l’ottimizzazione dell’affidamento o della fornitura dal punto di vista ambientale, esplicitate come criteri obbligatori.

Specifiche Tecniche: Caratteristiche previste per i lavori, servizi o forniture, comprese le relative fasi di ciclo di vita, definite tramite criteri obbligatori.

Criteri Premianti: Requisiti per selezionare prodotti o servizi con prestazioni ambientali superiori a quelle garantite dalle specifiche tecniche, attribuendo loro un punteggio tecnico per l’aggiudicazione.

Ciascun criterio ambientale nei CAM include dettagli sulle verifiche e sui mezzi di prova necessari per dimostrare la conformità, garantendo la trasparenza e l’efficacia.

Esperti CAM e Norme UNI

Per ogni categoria di CAM, è fondamentale analizzare se sia richiesta la figura di un Esperto CAM, la cui formazione e competenze sono regolate dalle norme UNI. Ad esempio, per il CAM nell’Edilizia si richiede un Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) con certificazione secondo la UNI CEI 11339.

I CAM in Edilizia

Le nuove disposizioni del CAM Edilizia hanno un’ampia portata, applicandosi a tutti gli affidamenti di servizi di progettazione e lavori edilizi, compresi quelli relativi a beni culturali, paesaggio ed edifici storico-culturali. Questi criteri si basano sui principi dell’economia circolare, allineandosi con le direttive comunitarie più recenti. Inoltre, promuovono l’architettura bio-ecosostenibile e mirano a ridurre gli impatti ambientali generati dalla costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici e dai relativi cantieri.

Le specifiche tecniche introdotte includono nuovi standard per la demolizione selettiva, il recupero e il riciclo dei materiali, oltre a percentuali minime per l’uso di materiali riciclati in alcune fasi dei lavori. Inoltre, si promuovono nuovi approcci di progettazione, tra cui l’analisi del ciclo di vita (LCA) e la valutazione del livello di esposizione ai rischi non finanziari (ESG) per gli operatori economici, come imprese di costruzione, fornitori di materiali e società di ingegneria. L’adozione di questa valutazione consente di premiare gli operatori in linea con il quadro normativo comunitario e di attrarre investimenti pubblici e privati per i progetti edilizi.