Il mercato Proptech internazionale è, oramai, diventato un vero e proprio universo: il numero di aziende, presenti in 66 Paesi, ha superato la quota di 10.000 e, nei prossimi 10 anni, il fatturato del mercato crescerà dai 18,2 miliardi di dollari del 2022 ad 85 miliardi di dollari nel 2032.
Gli Stati Uniti, nonostante l’importante crescita stimata per Cina (23,7%) e Giappone (26,5%) entro il 2032, rappresentano il leader nel mercato Proptech con quasi 2.300 aziende impegnate nel comparto. Ovvero il 59.7%.
Il mercato americano, ovviamente, è la sede delle società Proptech di maggior valore: The We Company (1.1 miliardi di dollari), better.com (700 milioni di dollari), Lendinvest (682 milioni), Glovo (649 milioni) e Loft (525 milioni) sono quelle che hanno fatto registrare la crescita più florida nel biennio 2021-2022.
In Europa (27.2% del totale dei players del mercato) il dominio è contesto tra il Regno Unito (780 aziende) ed il DACH (ovvero Germania, Austria e Svizzera) con 515 compagnie attive. Importante anche l’apporto di Francia (494), Spagna (334) e Benelux (269). I volumi del mercato europeo sono in forte e rapida crescita: a guidare la locomotiva è la Spagna che, nel 2022, ha fatto registrare investimenti pari a 2.500 milioni di dollari. Il Vecchio Continente, pur ancora lontano dai numeri degli Stati Uniti, si candida ad essere il nuovo centro del mercato Proptech.
Anche l’Asia comincia a muovere i primi passi nel Proptech: secondo le ultime stime ufficiali il mercato è ancora in fase embrionale (3,5% di quello mondiale) ma le rosee stime di Giappone e Cina tendono a far credere che, nella prossima decade, possa esserci un vero e proprio boom in tutto il continente asiatico.
Il fenomeno Proptech in Italia
Il fenomeno Proptech ha registrato, dal 2018 ad oggi, un’importante espansione ed una costante crescita in Italia. Come emerge, infatti, dall’Osservatorio Italian Proptech Monitor, frutto della collaborazione tra il Real Estate Center del Politecnico di Milano e l’Italian Proptech Network, nel 2021 è stata rilevata una forte accelerazione delle Proptech che operano nel nostro Paese, che sono passate da 43 nel 2018 a 273 nel 2022.
Sulla base dei dati presenti su Unissu, la Community mondiale del Proptech, l’Italia è uno dei Paesi europei che, insieme alla Svezia, registra un aumento notevole del numero di Proptech mappate.
Tuttavia, ciò che frena l’accelerazione e lo sviluppo del Proptech in Italia è ancora la sfiducia nell’ecosistema, a causa della poca propensione all’innovazione degli operatori che lavorano nell’ambito del Real Estate e della mancanza della cultura tecnologica e digitale nel settore.
Come sottolineato infatti da Andrea Ciaramella, Responsabile Scientifico JRC Proptech, “Il settore immobiliare ha sempre vissuto con prudenza ed una certa lentezza i temi dell’innovazione ed è fortemente ancorato a servizi e a business model tradizionali. Ora si trova a confrontarsi con la spinta innovativa del mondo Proptech”.