Con il Decreto Legge n.11, approvato il 16 febbraio, il Consiglio dei Ministri modifica definitivamente il Superbonus: sconto in fattura e cessione del credito non saranno più possibili, le Pubbliche Amministrazioni non potranno acquistare i crediti fiscali. Resta solo la detrazione fiscale, da parte del contribuente-beneficiario, nella Dichiarazione dei Redditi.

Non sarà più possibile cedere il credito maturato dagli interventi Superbonus. E, da oggi, non sarà più utilizzabile l’opzione dello sconto in fattura. Queste le due più importanti notizie che arrivano dall’approvazione del Decreto Legge n.11, approvato giovedì 16 febbraio e già operativo.

Il Governo, quindi, elimina definitivamente due dei tre sgravi fiscali previsti per gli interventi edilizi rientranti nel Superbonus “disattivando” l’articolo 121 del Decreto Rilancio). Per i contribuenti che vorranno utilizzare l’agevolazione per i lavori di efficientamento energetico e sismico delle proprie abitazioni resta solo la possibilità della detrazione fiscale diretta all’interno della propria Dichiarazione dei Redditi.

La situazione sembra complicata per i condomini, per i quali è necessario (affinché il contribuente possa provvedere alla detrazione fiscale) un reddito imponibile abbastanza consistente. Diversa sarebbe la situazione per le Abitazioni Unifamiliari dove il quoziente familiare definito nell’ultima Legge di Bilancio renderebbe più facile la detrazione.

Lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura riguarda anche altri Bonus Edilizi come il Bonus Ristrutturazione, l’Ecobonus ed il Sismabonus.

Stop a sconto in fattura e cessione del credito: cosa accade ai cantieri?

Lo stop è valido dall’entrata in vigore del Decreto Legge: i cantieri già avviati non ne subiranno gli effetti.

Si potrà continuare ad optare per sconto in fattura o cessione del credito:

– per interventi relativi ad Abitazioni Unifamiliari per i quali sia stata presentata la CILAS entro il 16 febbraio 2023;

– per interventi relativi a Condomini, a condizione che entro il 16 febbraio 2023 sia stata adottata la delibera assembleare e presentata la CILAS;

– per la demolizione e ricostruzione di edifici, a patto che ne sia stato richiesto il titolo abitativo entro il 16 febbraio 2023;

– per il Sismabonus Acquisti, a patto che sia stato registrato il contratto preliminare o stipulato il contratto definitivo di compravendita.

Chi non ha ancora presentato i carteggi richiesti, invece, non potrà che adeguarsi alle disposizioni del Decreto Legge approvato il 16 febbraio.

Superbonus, vietato l’acquisto di crediti da parte della Pubblica Amministrazione

Enti Locali e Pubbliche Amministrazioni non potranno acquistare crediti fiscali maturati da interventi Superbonus.

Già presa in considerazione per poter “liberare” i crediti fiscali incagliati ed in mano agli istituti di credito, la possibilità concessa a Comuni, Province, Regioni e ad ogni ente rientrante nel perimetro della Pubblica Amministrazione è stata, definitivamente, cestinata.