Il gas Radon in Basilicata: chiarimenti sulla normativa
Sai cosa prevede la Legge sul Radon in Basilicata? Sei a conoscenza delle attività da fare in Basilicata per essere in regola con le nuove disposizioni normative? In questo articolo facciamo un po’ di chiarezza, spieghiamo cosa prevedono le linee guida della Regione Basilicata per il risanamento e la prevenzione dal rischio Radon. Inoltre, vediamo cosa devono fare le scuole, gli esercenti e le famiglie per applicare al meglio le linee guida e non da ultimo il ruolo del tecnico nelle attività di misurazione del gas radon.
La normativa della Regione Basilicata
Facciamo una veloce analisi delle Linee Guida pubblicate a luglio 2019.
Il 1° agosto 2019, sul BURB (Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata) è stata pubblicata la Deliberazione n. 486 del 23 luglio 2019 – Approvazione del documento avente ad oggetto: “ Radon: Linee Guida regionali per risanamento e prevenzione”.
Tale normativa ha definito le linee guida per la protezione dall’esposizione al radon in edifici sia esistenti che di nuova costruzione, ricadenti in aree a rischio. L’obiettivo delle linee guida è quello di rappresentare uno strumento operativo per Amministrazioni Pubbliche, Progettisti, Costruttori di edifici, tutti i soggetti interessati, e fornire le indicazioni e i suggerimenti utili per ridurre l’esposizione al radon.
Il monitoraggio del gas radon nel territorio lucano
Nel 2013, il Centro Regionale di Radioattività dell’ARPA Basilicata ha avviato la campagna di misurazione del gas radon negli edifici scolastici della Basilicata, per avere un quadro conoscitivo dei livelli di radon riscontrabili nelle scuole e per individuare eventuali superamenti della concentrazione di radon media annuale rispetto al Livello di Azione pari a 500 Bq/mc, come stabilito dal D.Lgs. 241/2000.
Questa indagine si è conclusa a luglio 2018 e ha consentito di raggiungere l’obiettivo di creare un primo set di dati georeferenziati da utilizzare come base di partenza per la pianificazione di una futura campagna di misure, finalizzata alla mappatura del Radon in Basilicata, per individuare le aree ad elevato rischio per la salute delle persone a causa delle alte concentrazioni del gas radon.
L’indagine ha coperto tutti i 131 comuni della Basilicata, interessando 268 edifici scolastici e 32 luoghi di lavoro di diverso tipo, per un totale di 300 strutture. In ogni territorio comunale sono state esaminate almeno il 50% delle scuole esistenti, dando priorità alle scuole dell’obbligo e dell’infanzia. In questo modo, l’indagine condotta ha permesso di effettuare un primo screening conoscitivo, a cui devono seguire ulteriori misurazioni per avere la mappatura completa del rischio radon sul territorio regionale.
Gas Radon Basilicata: cosa devono fare i Dirigenti scolastici, gli esercenti, i datori di lavoro e le famiglie?
Sulla base delle indagini effettuate, sono state elaborate le Linee Guida 2019 con lo scopo di individuare e illustrare le tecniche di prevenzione e mitigazione, sia nelle strutture esistenti che nelle nuove costruzioni. Sono state così individuate le aree con i livelli più alti di concentrazioni di radon, dove è buona norma avviare gli interventi di mitigazione. Ma, prima di procedere con la realizzazione dell’intervento è preferibile fare la misurazione dei livelli di concentrazione del radon nella costruzione in oggetto: scuola, attività lavorative, edifici residenziali, in modo da scegliere l’intervento migliore.
Come fare la misurazione del radon?
Le linee guida stabiliscono che la misura del radon può avvenire secondo tre differenti metodologie:
- Istantanea, che consente di ottenere la concentrazione del radon in tempo reale. Scopri SanaRadon, lo strumento per la misurazione istantanea del gas radon
- Continua con strumentazione attiva, che con cadenza oraria o giornaliera fornisce i livelli di radon. Scopri SanaRadon, lo strumento per la misurazione continua del gas radon
- Continua con strumentazione passiva, quali i dosimetri che forniscono i risultati dopo mesi e che necessitano dell’analisi presso un laboratorio qualificato. Scopri i dosimetri per la misurazione passiva del gas radon
Scarica la Delibera delle Linee Guida della Regione Basilicata
Chi può fare il monitoraggio?
Pur non essendo un quesito di competenza ARPAB, si ritiene che, fatta salva l’interpretazione autentica del legislatore (D.Lgs. 230/95 e s.m.i.), non vi sono indicazioni normative specifiche sui requisiti professionali per i tecnici che possono eseguire le misure delle concentrazioni di radon. Per le misure previste nei luoghi di lavoro (art.10-bis del D. Lgs. 230/95 e s.m.i.), l’Esercente è tenuto ad avvalersi di “organismi riconosciuti … o … di organismi idoneamente attrezzati” (art.10-ter, comma 4, D.Lgs. 230/95 e s.m.i.), e per gli adempimenti di valutazione delle dosi (art.10-ter, comma 5, D.Lgs. 230/95 e s.m.i.) deve avvalersi di un Esperto Qualificato in radioprotezione (ai sensi della stessa normativa).