La Riforma del Superbonus ha, ufficialmente, trovato la sua collocazione all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, noto anche come “RepowerEu”, che riceverà un finanziamento di poco più di 19 miliardi di euro. Di questo ampio budget, 4 miliardi saranno destinati agli sgravi fiscali per le ristrutturazioni energetiche, con 2 miliardi che verranno erogati l’anno prossimo e altri due nel 2025. Ad annunciarlo sono le edizioni odierne de Il Mattino e de Il Messaggero. Tuttavia la Riforma introdurrà significativi cambiamenti, rendendo l’incentivo più selettivo ed efficace.
I benefici del Superbonus, fino ad oggi, erano stati concessi principalmente a proprietari di edifici privati, indipendentemente dalla fascia di reddito: da ora in poi l’incentivo sarà riservato esclusivamente alle famiglie a rischio di povertà energetica e ai giovani: ciò implica che saranno fissati limiti di reddito e di età per accedere al Superbonus.
Una delle possibili ipotesi è che il meccanismo utilizzato per tagliare il Superbonus sulle villette possa essere replicato: il beneficio, quindi, potrebbe essere limitato solo alle persone con un reddito fino a 15 mila euro ma con possibilità di aumento in base al numero di componenti del nucleo familiare.
Un altro aspetto che verrà rivisto è la percentuale del bonus stesso. Attualmente il Superbonus copre il 90% dell’investimento e, come noto, dal prossimo anno questa percentuale scenderebbe al 70%. Per le famiglie a basso reddito il beneficio potrebbe essere fissato al 100% dell’investimento (e non più al 110% come in passato). Questa scelta mira a favorire chi ha maggiori difficoltà economiche offrendo un incentivo finanziario più consistente per migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni.
Oltre alla revisione della percentuale del bonus, potrebbe essere introdotta anche la possibilità di ottenere uno sconto in fattura per coloro che hanno accesso al Superbonus: questa misura permetterà di alleggerire ulteriormente l’onere finanziario iniziale per le famiglie a rischio di povertà energetica, consentendo loro di iniziare i lavori di ristrutturazione senza dover anticipare l’intero importo degli interventi energetici.
L’obiettivo principale della riforma è quello di rendere il Superbonus più equo ed efficace, concentrando gli incentivi sulle famiglie che ne hanno maggiormente bisogno e incoraggiando il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Questa strategia, inoltre, contribuirà a ridurre l’impatto ambientale delle abitazioni e ad abbassare i consumi energetici, sostenendo così gli sforzi per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
La riforma del Superbonus all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta un importante passo avanti per l’Italia nel perseguire gli obiettivi di sostenibilità e resilienza, favorendo allo stesso tempo un mercato delle ristrutturazioni energetiche in crescita